La tradizione vuole Roma fondata da Romolo il 21 aprile del 753 a. C.:
una data più leggendaria che storica perché risulta accertato che, prima che Romolo tracciasse il famoso solco entro cui far nascere la città di Roma, alle pendici del Campidoglio già esistesse un agglomerato associativo che copriva tutta l'area sacra di Sant'Omobono, nei pressi del Foro Boario, che risaliva al XIII secolo prima di Cristo.
La nascita dell'Urbe, quindi, risalirebbe a ben oltre l'anno 753 a.C.
Scavi, effettuati alle pendici del Colle Palatino, hanno portato alla luce reperti archeologici relativi al periodo della nascita di Roma, confermandone la fondazione intorno alla metà dell'VIII secolo a.C.
Romolo voleva fondare la città sul Palatino mentre Remo avrebbe voluto l'Aventino. Il fato scelse Romolo tramite un volo d'avvoltoi doppio di quello avvistato da Remo . Quest'ultimo, non si rassegnò alla sconfitta e si pose ostilmente nei confronti del fratello e questo lo uccise.
La cristianità riscontra questo episodio con quello biblico di Caino ed Abele come pure nei gemelli abbandonati alla corrente del fiume Tevere in un cestello di vimini, si compara l'episodio di Mosè, il legislatore del popolo d'Israele.
L'allegoria dell'evento fa nascere Roma sotto il solo segno di Romolo, ossia in modo univoco, quasi riscattandosi, con il sacrificio di Remo, da una "ambiguità" originaria derivata dalla unione di tre popoli: il Latino, il Sabino e l'Etrusco che erano dediti rispettivamente alla pastorizia, all'agricoltura, al commercio e alle arti.
Che Roma sia nata nel 753 a.C. o prima, poco importa, perché la celebrazione del 21 aprile, nell'antichità, era una grande festa chiamata "Palilia" in onore della Dea Pale, un'antica divinità romana della pastorizia, considerata di solito femminile, talvolta maschile, connessa con la sacralità del Colle Palatino. |